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Sai che cos’è la realtà virtuale? Il musical COLOURS ti porterà a Silverville, una città virtuale presentata in un serial televisivo americano negli anni 50, una città perfetta con personaggi perfetti in un mondo perfetto dove tutto si svolge senza imprevisti e senza emozioni, dove regnano la calma, la tranquillità e la sicurezza di un domani sempre uguale; quanti di noi vorrebbero vivere in una città simile senza ansia e preoccupazioni…ma che monotonia…che grigiore…che mondo in bianco e nero!!!!!

La vita è vita solo quando accadono cose imprevedibili che ti fanno emozionare, arrabbiare, ridere, godere, sperimentare nuove sensazioni. Sono proprio dolori, gioie, odii, amori, debolezze, difetti e virtù a darle sapore. Non si può vivere nella perfezione di un mondo scontato e sempre uguale giorno dopo giorno.

I personaggi di Silverville sono appiattiti, privi di emozioni, hanno perso il gusto di provare cose nuove, di avere una vita ogni giorno diversa, hanno perso il senso del gioco, della speranza in un modo migliore. Roy ad esempio, il padrone del Roy’s Bar, ci appare stupido, lento, quasi robotico; niente lo scuote, niente cambia la sua giornata, non trova alcun piacere nel suo lavoro fino a quando non scopre i colori. I pompieri di Silverville non spengono incendi (neanche si fuma a Silverville), si occupano solo di salvare i gatti che, uscendo dalla monotonia del perfezionismo, sono gli unici a cacciarsi nei guai. Il viale degli innamorati non ha mai visto nascere amori né ardere di passioni incontenibili. A Silverville non si rubano carezze e baci, al massimo ci si tiene per mano e nessuno conosce l’ansia, il batticuore o il rossore dei primi approcci amorosi.

Poi… il colpo di scena: due fratelli vengono improvvisamente (e virtualmente) a trovarsi nel mondo di Silverville. Lui, accanito fan del serial, non fatica a inserirsi nel nuovo mondo in bianco e nero sostituendosi al personaggio di Riky; lei invece si sostituirà al personaggio di Mary, ma appare subito evidente la sua difficoltà ad accettare una realtà così diversa, così piatta, che manca di ogni forma d’approccio con l’altro. Per Riky le cose sono più facili: entra subito nella squadra di basket, conosce perfettamente il carattere dei suoi amici e fa da mediatore tra le due realtà. Saranno proprio Riky e Mary a contaminare come un virus gli abitanti di Silverville con le normali imperfezioni o, per meglio dire, con le comuni esperienze vitali quali il sesso, le bugie, le parolacce, il fumo, la pioggia, i giochi… i COLORI!!! Il contagio si diffonde velocemente per la città e diventa sempre più difficile sottrarsi alle emozioni e al gusto della trasgressione, tanto che le monotone abitudini di Silverville cominciano ad essere stravolte. Silverville si schiera in due gruppi: da una parte i puritani tradizionalisti, sempre fermi e convinti del loro modo di “essere”, e dall’altra coloro che scelgono di guardarsi dentro e di “colorare” la loro vita. Le vecchie pagine bianche dei libri ora si ricoprono di scritte e la stessa Silverville comincia a scrivere la sua nuova storia, una storia fatta di nuovi orizzonti, nuove speranze e nuova energia vitale. Il mondo non può essere in bianco e nero, la vita in ogni suo aspetto è tripudio di colori.

Colours è proprio questo che vuol comunicare ad ogni spettatore: “impercettibili sfumature si celano dentro di noi: l’occhio arriva al colore, l’animo va oltre”.

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